S.Antonio Abate Benedizione Animali

S.Antonio Abate Benedizione Animali

17 gennaio 2020 ore 18.00 S.Antonio Abate Benedizione Animali.

La benedizione sugli animali, affonda le proprie radici nel mondo contadino e come tale risale al medioevo. La testimonianza delle fonti liturgiche attesta fin dai secoli VIII e IX un vasto panorama di benedizioni che, sorte e sviluppatesi in ambiente monastico, si sono rapidamente diffuse presso tutte le classi sociali.

Una classificazione efficace, anche se un po’ grossolana, le distingue in benedizioni sulle persone (vescovi, abati, penitenti o catecumeni, malati), sulle cose destinate al culto (dalle chiese agli altari, dalle suppellettili per la celebrazione eucaristica all’acqua o sale) e su quegli elementi che sono necessari per la vita dell’uomo (semine, primizie, animali, case, attrezzi di lavoro).

Un liturgista ha voluto riunire in un volume le varie benedizioni che fanno parte della tradizione occidentale, raccogliendone complessivamente ben 2093. In questo vasto panorama, un altro liturgista distingueva in modo utile le benedizioni costitutive da quelle invocative. Le prime conferiscono alla persona o all’oggetto un carattere sacro, togliendole dall’uso comune o profano. Pensiamo alla benedizione di un calice per la celebrazione eucaristica o di un edificio destinato al culto come una cappella. Le seconde, invece, non cambiano i rapporti in gioco, ma chiedono un particolare bene spirituale o materiale. A Pasqua si benedicono le uova e l’agnello che sono sulla tavola per essere mangiati secondo la loro natura.

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